INVIATO A VERONA. All’inizio sembrava un giocatore di contorno. Raoul Bellanova aspettava solo che gli fosse data la possibilità di giocare. Ha colto al volo l’occasione che Mazzarri gli ha dato, conquistando un posto da titolare quasi intoccabile. L’esterno destro (ma se serve si sposta a sinistra) sta salendo di tono. Ogni partita sempre meglio. Viene preferito a Zappa perchè a differenza del compagno lavora meglio nella fase di non possesso, oltre ad essere più dirompente quando affonda. «Sono contento prima di tutto per la prova della squadra – spiega – meritavamo di rialzarci dopo la beffa contro la Salernitana. Non era facile ripartire perchè il Verona è un avversario complicato. Con un po’ di più di brillantezza avremmo anche potuto vincerla. Ma credo ch il pareggio sia un risultato importante per il morale. Abbiamo dato un segnale di crescita. Per il futuro sono ottimista, anche se è ora di tornare a vincere. E’ quello che ci manca per cominciare a rimettere le cose a posto».

Crescita. Bellanova è arrivato in sordina ma con buone credenziali. E’ un nazionale dell’Under 21 e nella squadra guidata da Lovato ha un ruolo importante. Cagliari per lui è una piazza nella quale può migliorare. «Mi fa piacere rendermi utile, sto trovando sempre più spazio e confidenza col campo. Cerco di dare il mio contributo, garantisco che do sempre il massimo, anche se qualche volta le cose possono non andare bene. A Verona nel finale ho avuto anche una bella palla per ripartire in campo aperto. Ci sono rimasto male per l’errore, quella poteva essere una bella occasione. È la conferma di quanto dicevo prima, in questa circostanza ha pesato la stanchezza che mi ha tolto lucidità nella giocata, proprio perchè non mi risparmio, provo sempre a dare tutto».

Strigliata. Quello che Walter Mazzarri ha detto nello spogliatoio sabato scorso, resta dentro le quattro mura di Assemini. Ma le parole del mister hanno sicuramente lasciato il segno, punto nell’orgoglio il gruppo, perchè la reazione c’è stata. Non solo sul piano del gioco ma anche su quello caratteriale e mentale. «Tutti al “Bentegodi”, però è successo anche nelle altre partite, compresi quelli che sono entrati in corsa, abbiamo giocato col cuore e la voglia di lottare per questa maglia, a cui, credetemi, teniamo tantissimo. Vogliamo dimostare che questa rosa vale molto di più di quanto non dica l’attuale classifica. Credo che questo sia l’atteggiamento giusto da tenere in tutte le gare e sono sicuro che sarà così».

Convinzione. Mazzarri ci ha messo forse più del dovuto a trovare la quadra, complici infortuni, squalifiche e una buona dose di sfortuna, che comunque non è la causa principale se il Cagliaari è penultimo. «Col mister stiamo lavorando tanto – sottolinea Bellanova -. Luiprende in considerazione molti aspetti e sistemi di gioco. Non ci fossilizziamo su un unico modulo ma dobbiamo essere capacidi cambiare durante la partita a seconda delle necessità. Dobbiamo credere in quello che facciamo come si è visto nelle ultime tre partite. Ci mancano i due punti con la Salernitana e pesano tantissimo. Ma vedrete che certi errori non li commetteremo più».

Testa al Torino. Il prossimo avversario, lunedì alla Unipol Domus, è la squadra granata. «Siamo già concentrati su questa sfida che proveremo a vincere. Se ci riusciamo, sarà stato fatto un grande passo in avanti. Noi dobbiamo ragionare gara dopo gara e portare a casa più punti possibili. Io? Spero di giocare e dare il mio contributo. I tifosi ci aiuteranno anche questa volta».

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Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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