Il Cagliari ha vinto. Già questa è una notizia considerato che non succedeva dal 17 ottobre (3-1 alla Sampdoria). I rossoblù conquistano gli ottavi di finale della Coppa Italia (sfideranno il Sassuolo in trasferta) superando il Cittadella, formazione di serie B che veniva da sette risultati positivi di fila. Deiola, Ceter e Pereiro gli autori dei tre gol che hanno deciso il match. Non è stata una bella partita, ma va sottolineato che Mazzarri ha fatto ricorso ad un ampio turnover, dando spazio a giocatori che finora non si erano praticamente mai visti. Il tecnico voleva avere delle risposte e qualche indicazione l’ha avuta. Nel bene e nel male. Una iniezione di fiducia dopo la figuraccia rimediata domenica con l’Inter. Vincere è importante, aiuta molto e i rossoblù in questo momento ne hanno bisogno. Sabato li attende il match con l’Udinese e in quella occasione portare a casa i tre punti sarà fondamentale per dare un’aggiustata alla classifica. Da domani il pensiero sarà rivolto ai friulani, avversari poco malleabili, che martedì hanno superato il turno a spese del Crotone. Ma quella che Cioffi presenterà alla Unipol Domus sarà una formazione completamente diversa.

Rivoluzione. Mazzarri lascia in campo solo Carboni e Deiola dei giocatori schierati al “Meazza”. Spazio a chi finora ha giocato pochissimo e anche a due ragazzi della Primavera come Obert e Kourfalidis. Il Cagliari si schiera col 3-5-2. In attacco c’è spazio per la coppia Pereiro-Ceter. Una occasione da sfruttare per entrambi, così come per Oliva (potrebbe essere ceduto a gennaio) e Altare. Il Cittadella cambia poco e mette in campo un collaudato 4-3-1-2.

Uno-due. L’inizio è favorevole ai veneti che hanno il controllo del gioco e in 13′ conquistano quattro tiri dalla bandierina. Il pressing alto degli avversari crea qualche difficoltà ai rossoblù nella costruzione della manovra. Pereiro viene spesso incontro e apre varchi per gli inserimenti da dietro, soprattutto di Deiola che sblocca la gara di testa su un cross di Zappa. Ed entra anche nell’azione del secondo gol: tiro al volo ribattuto male dal portiere, con Ceter pronto a ribadire in rete. Il Cittadella non sta a guardare e ogni tanto si fa vedere dalle parti di Radunovic, chiamato in causa soltanto un paio di volte ma bravo a farsi trovare pronto.

Sul velluto. Nel secondo tempo il Cagliari comincia con un piglio diverso per evitare sorprese. I rossoblù giocano sciolti, anche se gli errori nel palleggio sono diversi. Ieri, rispetto ad altre volte, la squadra è andata di più in profondità. A chiudere il conto ci pensa l’uruguaiano Pereiro, prima rete stagionale per un giocatore dal quale ci si aspettava molto di più e anche col Cittadella, gol a parte, non ha brillato.

Girandola. Tanti cambi da una parte e all’altra. Mazzarri manda in campo anche Joao Pedro e il brasiliano alza subito a qualità delle giocate con alcuni spunti da applausi. Due gol annulati al Cittadella, uno ai Quattro Mori, tutti per fuorigioco con l’aiuto del Var. Nel finale c’è spazio anche per il giovanissimo Desogus, anche lui titolare della Primavera. C’è ancora il tempo per il gran gol di Donnarumma (botta da venti metri che si infila al sette) che rende meno amara la sconfitta dei veneti. E il palo che nega a Joao Pedro la gioia del gol. Il Cagliari passa agli ottavi di finale e se la vedrà col Sassuolo (si giocherà a Reggio Emilia) tra il 12 e il 19 di gennaio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

URL originale: Read More