SASSARI La Dinamo torna in campo 21 giorni dopo l’ultima partita. In mezzo un altro stop biancoblù per Covid, il cambio di calendario dal 2021 al 2022 e i cambi del calendario della serie A di basket, tra partite da recuperare (due per i sassaresi) e nuove partite che saltano. Tra oggi e domani si disputa la quindicesima e ultima giornata di andata, e all’appello mancheranno tre sfide. La Dinamo no, la Dinamo c’è, gioca. Alle 12 nel lunch time di Cremona il Banco di Sardegna cerca i 2 punti per proseguire la striscia positiva avviata con la quasi vittoria in casa della Virtus Bologna, e i due successi a Venezia e con Varese. I biancoblù dopo la negativizzazione dei cinque atleti colpiti dal virus è tornata in palestra al completo da un paio di giorni, e non vede l’ora di giocare. Parola di Piero Bucchi: «Ci avviciniamo a questa sfida – dice il tecnico della Dinamo –, con una grande voglia di giocare. I ragazzi stanno facendo dei buoni allenamenti con tanta voglia di tornare campo e di giocare: è chiaro che abbiamo una condizione atletica non omogenea perché abbiamo qualcuno che non si è mai fermato e altri che invece per via della positività al Covid hanno dovuto fare uno stop di 8-9 giorni. Ma stiamo cercando di ritrovare il ritmo e l’intensità giusta, lavorando con buona attitudine».

Il Covid è un problema che non ha colpito solo la Dinamo. Anche il Cremona – tra le altre –, ha lamentato una decina di positività, tutte rientrate. «Dobbiamo conviverci – prosegue Bucchi –, è un momento particolare in cui il Covid sta influenzando molto: ci vuole molto buon senso per organizzare tutto con l’obiettivo comune di salvaguardare il campionato». Quindi, meglio pensare solo al campo, e alla partita. Che partita sarà, domani? «Loro sono una squadra che quest’anno ha risentito degli infortuni, una buona squadra che può contare su un ottimo gruppo di italiani ed è allenata da un tecnico che stimo molto. Siamo consapevoli che sarà una partita complicata, molto difficile oltretutto lo scorso anno – come mi ricordava il mio staff – alla ripresa dal Covid entrambe le volte sono stati sempre presenti e pronti. Loro hanno avuto tante positività ma sono sicuro che incontreremo una squadra che sta recuperando. Vincere è importante, lei per primo sostiene che la continuità è fondamentale per portare Sassari dove merita. ««Questa – conclude Bucchi – è una società tra le prime in Italia, credo che il presidente in questi anni abbia costruito un club di prima fascia e ogni allenatore ha il piacere di starci e allenare. Sono convinto che la strada intrapresa sia quella giusta e spero sia un bel viatico per restare. Sono importanti i risultati ma più di ogni altra cosa è importante anche conoscersi reciprocamente per cercare di costruire qualcosa».

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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