SASSARI. «Uno studio di fattibilità tecnica ed economica che ci apre le porte ai finanziamenti per la realizzazione della tratta di metropolitana di superficie dall’attuale punto di arrivo del secondo lotto (finalmente sbloccato da noi dopo tre lustri di “palleggiamenti” e gravissime perdite di soldi oltre che di tempo) nella prima periferia di Li Punti al porto di Porto Torres, passando per Baldinca e Ottava». Non è un finanziamento a otto cifre, ma è forse una delle azioni più strategiche messe sul piatto ieri dal sindaco Campus. Che ha annunciato di aver ottenuto «1 milione 49 mila euro per il fondo di progettazione di opere prioritarie che noi abbiamo indirizzato, in sinergia con l’Arst, a un progetto da “Città Metropolitana” che, realizzato, potrà mettere in collegamento tramite il nuovo Centro Intermodale il porto del nord ovest dell’isola, la città di Porto Torres, Ottava, Baldinca e tutta Li Punti con il centro di Sassari, e dal Centro Intermodale sulla stessa linea a scartamento ridotto non solo con la Città di Alghero ma grazie alla bretellina di collegamento, già finanziata dalla Regione, anche con l’aeroporto del Nord Ovest dell’isola. Un progetto davvero da “opera prioritaria” e strategico».

Il tutto collegato al nuovo centro intermodale: «Un mito e una chimera per decenni – ha detto Campus – che ora sta diventando realtà. È stata già assegnata la gara di progettazione per gli interventi sulla viabilità. Restano da predisporre il concorso di idee per la progettazione del parcheggio di superficie di via XXV aprile e della, totalmente nuova, sovrastante piazza arredata a livello di corso Vico, cui sono destinati nel complesso 6 milioni e 700 mila euro; infine il nuovo terminal dell’autostazione del trasporto pubblico su gomma nell’area di via San Paolo, già concordata con le Ferrovie, che sarà collegato tramite sottopassi con la stazione ferroviaria e la piazza antistante; l’importo per la realizzazione prevede la spesa di 7 milioni 900 mila euro. Un progetto del tutto nuovo, che supera le criticità legate all’inquinamento dell’area di via XXV aprile, criticità che sono state utilizzate per troppi anni come scusante per il tempo perso».

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage

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