CAGLIARI. Perde all’imbarco nell’aeroporto di Elmas una busta contenente 4.000 che sarebbero serviti per curare un nipotino gravemente malato, per sua fortuna il denaro è stato trovato da un addetto alla security aeroportuale che l’ha consegnata alla polizia di frontiera. E’ finita che la donna sessantenne di nazionalità ucraina di 60 anni, che non aveva neppure denunciata la perdita del denaro, ha riavuto indietro la somma dopo una complessa attività di indagine degli investigatori che sono risaliti a lei.

Per raggiungere lo scopo e poter individuare la proprietaria, la polizia di frontiera ha proceduto a visionare i filmati del circuito di video sorveglianza aeroportuale, dalle quali è emerso che una signora dell’età di circa sessant’anni durante i prescritti controlli di sicurezza, dopo aver levato il proprio cappotto, aveva perso da una tasca interna una busta, andata a finire sotto i nastri trasportatori delle vaschette adibite ai controlli di sicurezza e poi rinvenuta da un addetto ai controlli security. E’ stato ricostruito il percorso effettuato dalla signora notando che la stessa era transitata dai tornelli adibiti al controllo delle carte d’imbarco dal quale, anche attraverso l’ausilio delle banche esterne in uso alla forze dell’ordine, è stata identificata.

Una volta contattata la proprietaria, di nazionalità ucraina, la stessa ha riferito di trovarsi nella propria nazione e ha confermato di aver smarrito la busta contenente quell’ingente somma di denaro, manifestando la propria disperazione poiché quell’importo era destinato a finanziare l’intervento chirurgico di un nipotino. Nella giornata di ieri, di rientro dall’Ucraina, la donna si è presentata all’ufficio della polizia di frontiera di Cagliari-Elmas e dopo aver integralmente riconosciuto il contenuto della busta, le è stata consegnata la ragguardevole somma di denaro. Commossa per l’impegno dei poliziotti e felice per aver riavuto quel denaro importantissimo, ha ringraziato e abbracciato gli agenti. (luciano onnis)

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage

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