Una notizia cattiva e una buona per il Cagliari. I rossoblù eliminati dalla Coppa Italia, si consolano con la convocazione di Joao Pedro per lo stage dell’Italia di fine gennaio. Capozucca ancitipa il ct Roberto Mancini e comunica la notizia prima dell’inizio della gara.

A conti fatti, il Cagliari ha sfidato il Sassuolo senza sedici giocatori tra infortunati, contagiati dal Covid e lasciati a riposo. Eppure i Quattro Mori escono dalla Coppa Italia a testa altissima, perdendo una partita equilibrata, nella quale si sono visti annullare due gol dal Var (c’era Serra, quello del disastro in Milan-Spezia), uno dei quali (quello di Pavoletti) per un fuorigioco di Nandez di un centimetro. Il merito degli emiliani è stato quello di aver concretizzato una delle tre-quattro occasioni costruite, mentre i rossoblù sono stati ( non è la prima volta) poco concreti davanti alla porta, dove nel primo tempo sono arrivati spesso. Sarà la squadra di Dionisi ad affrontare la Juventus nei quarti , ma è un’eliminazione che tutto sommato non brucia. L’obiettivo è la salvezza, da conquistare a partire dal match di domenica contro la Fiorentina.

Scelte. Mazzarri deve fare di necessità virtù. All’ultimo momento un problema intestinale mette ko anche Lykogiannis. Convocati sette Primavera, due dei quali in campo: Obert e Kourfalidis. Zappa e Dalbert gli esterni, Pavoletti e Gagliano le punte. Nandez in campo per mettere minuti nelle gambe. Carboni (anche lui squalifcato) al centro della difesa. Nel Sassuolo non ci sono proprio le seconde linee. Scamacca e Raspadori non sono riserve e Defrel sarebbe titolare in molte squadre.

A viso aperto. Il Cagliari se la gioca senza paura. Sono i rossoblù ad essere più incisivi nella prima parte della gara. Tre-quattro volte costruiscono l’occasione per passare ma non concretizzano. Le palle più ghiotte sulla testa di Zappa e Dalbert che non centrano la porta. Gli emiliani la sbloccano con Harroui che di tibia mette alle spalle di Radunovic un cross di Rogerio. È comunque una partita aperta.

Carattere. Il Cagliari se la gioca sino alla fine. Rischia anche di subire il raddoppio ma va vicinissimo al pareggio. Anzi, due gol li segna. Il Var nella prima circostanza vede il netto fuorigioco di Dalbert, nella seconda “pesca” quello di Nandez, un centimetro più avanti del difensore emiliano. Un margine minimo che cancella la prodezza di Pavoletti. Nel finale i rossoblù gettano il cuore oltre l’ostacolo con tanti giovani in campo, ma non riescono a rimettere in piedi la gara. Mazzarri, però, può essere soddisfatto la sua squadra ha dato segnali di vita importanti.

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Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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