SASSARI. Tredici anni di carriera con la valigia sempre pronta, su e giù per lo Stivale senza fermarsi da nessuna parte per più di due stagioni di fila. Poi l’approdo a Sassari, le radici che entrano nel terreno e iniziano a germogliare. Stefano Gentile, un figlio nato a Sassari e tre campionati e mezzo con la Dinamo già alle spalle, resterà in biancoblù sino al 2025.

Ieri, a due giorni dall’acquisizione del pass per la Final Eight di Pesaro e in vista della trasferta di Brescia, la società guidata da Stefano Sardara ha ufficializzato il prolungamento dell’accordo con la guardia di Maddaloni: la scadenza del contratto del numero 22 del Banco di Sardegna era fissata per la prossima stagione, ma le due parti hanno deciso di mettere nero su bianco la nuova scadenza.

«Una firma che guarda al futuro con lungimiranza – si legge nella nota del club sassarese –, con l’obiettivo di dare continuità al progetto Dinamo e consolidare il ruolo di Stefano come veterano dentro e fuori dal campo».

«Sono molto felice di continuare la mia avventura alla Dinamo – ha detto il giocatore campano – e sono grato della fiducia che la società e lo staff mi hanno dato. In Sardegna ho trovato più di un club: una famiglia di cui mi sento parte e un popolo, quello sardo, che sono orgoglioso di rappresentare. Non vedo l’ora di continuare a indossare questi colori per portarli in alto e raggiungere nuovi traguardi insieme».

Stefano Gentile, figlio d’arte, è arrivato a Sassari nell’estate 2018, dopo oltre un decennio speso in alcune delle piazze del grande basket italiano. Approdato in serie A da giovanissimo con la maglia della JuveCaserta, club di cui suo padre Nando ha scritto pagine storiche, è passato tra le file di Andrea Costa Imola, Olimpia Milano, Ostuni e Aquila Trento. Poi le prime vere responsabilità a un certo livello, con due stagioni a Casale Monferrato prima del ritorno a Caserta (30 presenze nel 2012-’13 a 10 punti di media). Da quel momento in poi la sua presenza nella massima serie è andata consolidandosi, con le esperienze a Cantù, Reggio Emilia e Bologna, sponda Virtus.

Nel 2018, come detto, il primo biglietto con destinazione Sassari, alla corte di Enzo Esposito. Dopo le difficoltà iniziali, con l’arrivo di Gianmarco Pozzecco c’è stato il salto di qualità definitivo, con la conquista della Fiba Europe Cup e della Supercoppa, e l’indimenticabile cavalcata che ha portato la Dinamo alla sua seconda finale scudetto, persa solo a gara7 contro Venezia. In quella cavalcata Stefano Gentile ha lasciato un segno profondo, con una prestazione da 26 punti in 24 minuti in casa dell’Olimpia Milano nella prima gara della semifinale playoff.

Domenica parte il girone di ritorno, con la disputa della seconda giornata (la prima è stata rinviata e verrà giocata il 13 aprile.

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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