CAGLIARI. Che cosa cambia nel Cagliari dopo il mercato di gennaio? Le richieste del tecnico Walter Mazzarri non sono state tutte esaudite. È stata praticamente rifatta la difesa ed è arrivato il centrocampista che mancava. La nota da sottolineare è che Nandez non è partito, l’uruguaiano dovrà essere il valore aggiunto nella corsa salvezza. Uno sprint di quindici partite, ognuna delle quali sarà una finale. Non si sono creati i presupposti per prendere un altro attaccante ma a breve tornerà Keita dalla Coppa d’Africa (il Senegal è in semifinale) a rinforzare il reparto. Un mercato a metà, che ha permesso di “liberarsi” di quasi tutta la pattuglia di uruguagi, entrati in rotta di collisione col club.

La difesa. Sono andati via Godin e Caceres, messi praticamente alla porta per… scarso rendimento. Li hanno rimpiazzati Lovato e Goldaniga che nelle prime uscite hanno dimostrato di poter dare un contributo importante alla causa rossoblù. Saranno loro a formare il terzetto arretrato completato da Carboni, giocatore che la società vuole valorizzare. Ceppitelli sarà un’opzione alternativa, considerato che è in scadenza di contratto e non dovrebbe rinnovare. Altare resta una pedina importantissima, un ragazzo che dopo le perplessità iniziali, ha saputo farsi apprezzare con delle prestazioni di alto livello. All’occorenza può essere utilizzato anche Lykogiannis, anche se il greco non sembra a vere più margini di crescita.

Il centrocampo. È da sempre il reparto più in sofferenza. L’arrivo di Baselli dovrebbe dare più fantasia alla manovra e anche più copertura nella fase di non possesso. Mazzarri conosce bene il giocatore perchè lo ha allenato al Torino ed ha spinto per il suo acquisto. Grassi sarà un’opzione preziosa se continua a crescere, così come Deiola, che resta l’uomo buono per tutte le stagioni. In attesa di Strootman, che questo mese tornerà a disposizione. Bellanova e Dalbert diventano i titolari delle fasce. Zappa e Lykogiannis i sostituti, utilizzabili anche nella difesa a quattro il primo, in quella a tre il secondo.

L’attacco. È arrivato solo Gagliano, rientrato dal prestito all’Avellino. Sarà questo ragazzo di Alghero la quinta punta. Joao Pedro e Pavoletti la coppia titolare, ma quando rientrerà Keita ci sarà una maggiore concorrenza. Pereiro resta l’uomo da scoprire. Non è sufficiente azzeccare una partita, serve continuità di rendimento, quello che finora è stato il tallone d’Achille dell’uruguaiano. Può essere utilizzato anche tra le linee, ma deve migliorare l’aspetto caratteriale se vuole ritagliarsi spazi.

Notiziario. Due giorni di vacanza e ieri la squadra è tornato ad allenarsi. C’è da preparare la difficile trasferta di Bergamo. L’Atalanta è un avversario complicato, che vuole il quarto posto per garantirsi i soldi della Champions League. Ha ripreso ad allenarsi con il gruppo Alessio Cragno, mentre sia Nandez che Ceter hanno svolto una seduta personalizzata. Difficile che l’uruguaiano possa tornare a disposizione già per la Dea. Un’assenza che peserà non poco in una gara dove ci sarà da correre e combattere.

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Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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