SASSARI. A Trieste col coltello tra i denti e con il bagagliaio pieno delle piccole e grandi certezze costruite nelle ultime settimane. Domani la Dinamo fa visita all’Allianz Trieste, che dopo la vittoria nel recupero di Treviso si è riportata al terzo posto della serie A di basket. Per questo, coach Piero Bucchi chiede ai suoi di farsi trovare pronti ad affrontare una vera e propria battaglia.
«Andiamo a Trieste con fiducia ma consapevoli che sarà una battaglia – dice l’allenatore biancoblù –. Sappiamo di trovare una squadra molto ostica, ruvida, fisica; mi piace come giocano e come difendono, hanno fatto un grande lavoro e sono sicuramente una squadra molto solida e difficile da affrontare, soprattutto in trasferta. Noi siamo determinati, vogliamo continuare il percorso intrapreso con Brindisi e il lavoro fatto in settimana ci dà forza e convinzione. Andremo a fare la nostra partita, poi ovviamente esistono anche gli avversari, ma cercheremo di fare il massimo».
Allontanato lo spettro della bassa classifica, i sassaresi ora puntano a inserirsi stabilmente in zona playoff e consolidare la propria posizione nella parte sinistra della graduatoria. «L’obiettivo è quello – conferma Bucchi – ma non è una cosa che dipende solo da noi, ma anche dal merito degli avversari, noi cercheremo di volta in volta di esprimere il nostro massimo».
Di fronte ci sarà un’Allianz solida, ben plasmata da coach Franco Ciani, un allenatore che a Sassari ha lasciato un ottimo ricordo per quanto fatto tra il 2002 e il 2004, quando riportò il Banco di Sardegna in Legadue dopo tre anni di purgatorio in B1. «Trieste ha giocatori di grande talento come Banks, ha lunghi molto affidabili e con caratteristiche differenti e italiani di sicuro affidamento come Campogrande, Mian e Cavaliero, che lo dico con grande rispetto continua a giocare sempre ad alto livello, contro di me particolarmente fa sempre eccellenti prestazioni…».
Infine il “ritorno di Jason Burnell, che dopo alcune prestazioni negative, contro Brindisi si è riscattato alla grande. «È un giocatore molto importante per noi ed è determinante in campo – dice Bucchi –, le nostre vittorie coincidono spesso con le sue ottime prestazioni, come domenica. È collante tra perimetro e lunghi, deve trovare continuità, ma sta lavorando quotidianamente per farlo e sa quanto sia importante per noi a livello di energia, rimbalzi e di quello che può fare all’interno del match».
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Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
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