PECHINO. Bella giornata per i colori azzurri alle Olimpiadi invernali. Sono arrivate una medaglia d’oro e una d’argento. Il successo arriva dal curling, ed è il secondo oro a Pechino. Un successo alla vigilia neanche sperato, visto che la coppia italiana composta da Stefania Constantini e Amos Mosaner era al tredicesimo posto nel ranking mondiale. Invece i due italiani hanno sovvertito ogni pronostico vincendo tutte le partite, sino alla finalissima di oggi 8 febbraio in cui hanno battuto 8-5 i norvegesi Kristin Skaslien e Magnus Nedregotten. Gli azzurri, dunque, con questo successo hanno fatto l’en plein, 11 vittorie su 11 incontri; la loro medaglia è la prima in assoluto per il curling italiano alle Olimpiadi.
“Siamo una squadra d’oro _ hanno commentato Stefania Constantini e Amos Mosaner _. Abbiamo fatto un lavoro eccezionale. È un sogno che diventa realtà, ci abbiamo creduto, questa medaglia ce la siamo meritata: 11 vittorie e 0 sconfitte, siamo stati la squadra migliore».
CHINA BEIJING 2022 OLYMPIC GAMES
«È una gioia indescrivibile – dice Constantini – Sono molto fiera di me stessa ma voglio sottolineare che tutti i tiri che si fanno si fanno in due, siamo una squadra ed il lavoro di squadra è stato eccezionale».
Entusiasta la reazione del presidente del Coni Giovanni Malagò. «È un oro che passa alla storia, come quello di Jacobs. Grazie Stefania, grazie Amos. Siete l’orgoglio d’Italia. Non avete vinto le Olimpiadi, le avete stravinte!Guidati da una grande Violetta Caldart, siete stati formidabili nella vostra semplicità: intesa, solidità e affiatamento dovrebbero essere prese ad esempio dall’intero Paese».
L’altra medaglia arriva da Federico Pellegrino che ha conquistato l’argento nello sprint tecnica libera dello sci di fondo. Nella finale di sci di fondo sprint tecnica libera conquista l’oro il norvegese Johannes Hoesflot Klaebo che si conferma campione olimpico a distanza di 4 anni. Terzo posto e bronzo per il russo Terentev. Anche a lui è arrivato il commento felice di Malagò. “Grande Federico Pellegrino, un atleta che non tradisce mai»
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
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