CAGLIARI. Mazzarri sa che il momento è cruciale: cavalca l’entusiasmo post Atalanta, ma deve anche frenare. E chiedere, soprattutto ora, massima attenzione. «Non possiamo permetterci – ha detto il tecnico – di pensare che quella di Empoli sia una sfida più facile rispetto a quella di Bergamo. Dovremo essere bravi a individuare il pericolo». Gruppo compatto. Anche a tavola: tutti insieme in settimana a cena. «Una bella occasione per ritrovarci insieme. Il Covid ci aveva impedito di farla subito dopo la fine del calciomercato come voleva il direttore Capozucca. Sono momenti utili per ridere insieme, trovare leggerezza anche in segmenti di vita esterni a quelli professionali, ci vogliono quando sei focalizzato su un obiettivo difficile e cruciale e sono contento di averlo condiviso con i ragazzi e lo staff».

Ma la strada è lunga: «All’andata abbiamo lasciato per strada molti punti e quindi ora si deve correre. Le ultime buone partite e i 10 punti in cinque gare non devono generare euforia bensì energia per il salto di qualità che ancora va fatto».

Dopo i giocatori contati, ora c’è il problema opposto: chi lasciare fuori? «Ognuno può darci molto se ha la giusta mentalità». I singoli. Keita? «Il suo rientro fa bene al gruppo a livello morale e anche tecnico-tattico». Dalbert? «Può portare un bel contributo giocando da mezzala o trequartista». Obert? «Una scommessa al momento vinta e per me è un titolare come gli altri difensori». Lovato? «Non parliamone più, lasciamolo sereno ed evitiamo di calcare troppo la mano sulle sue grandi qualità».

Baselli? «Non ha ancora il ritmo giusto, deve inserirsi gradualmente». Bellanova? «Ora deve rimanere sul pezzo senza esaltarsi. Mi piacerebbe parlare di lui a fine anno per capire dove sarà arrivato».

Stefano Ambu

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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