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OLBIA: Ciocci, Emerson, Pisano, Travaglini; Arboleda (31’ st Belloni), Lella (40’ st Occhioni), Ladinetti (20’ st Chierico), Pinna; Biancu; Udoh (40’ st Saira), Ragatzu.. Allenatore: Massimiliano Canzi.
REGGIANA: Venturi, Cremonesi, Rozzio, Camigliano; Guglielmotti (14’ st Libutti), Sciaudone, D’Angelo (14’ st Cigarini), Neglia (22’ st Rosafio), Contessa; Zamparo (14’ st Lanini), Arrighini (31’ st Muroni). . Allenatore: Aimo Diana.
ARBITRO: Acanfora di Castellammare di Stabia.
RETE: 27’ st rig. Lanini.
NOTE: Ammoniti Ladinetti, D’Angelo, Pinna, Guglielmotti, Emerson, Cigarini. Espulso al 26’ st Travaglini per gioco falloso. Tifosi: 903 (di cui 243 ospiti).
OLBIA
Pubblico in festa, ma è quello ospite. La curva numerosa dei tifosi della Reggiana a fine gara esplode di gioia perché capisce il valore della vittoria strappata in terra sarda.
L’Olbia si prende gli applausi ma rimane a secco di punti. Lo 0-1 del “Nespoli” è un trauma che adesso andrà metabolizzato. Sì, perché i bianchi mettono in campo una delle partite più intense della stagione, attenta e a tratti brillante, ma la beffa arriva su rigore – e non mancano le polemiche sul presunto fallo di Travaglini ai danni di Arrighini: il direttore sportivo Tatti viene espulso dalla panchina, il tecnico Canzi in conferenza è una furia.
La Reggiana parte senza Cigarini e Lanini, ma entrambi sono determinanti da subentrati, il primo con il cross che propizia il rigore, il secondo è marcatore proprio dagli undici metri.
La partita scorre nel segno dell’equilibrio, la Reggiana tiene il pallino del gioco ma senza dimostrarsi troppo pericolosa. Dal canto suo, l’Olbia è ordinata e precisa in fase di non possesso, intraprendente e poco lucida quando si propone in avanti. Nel conto delle azioni le due squadre si equivalgono, tra i bianchi spicca Biancu che tenta in un paio di occasioni il tiro dal limite, sua specialità, ma senza mai trovare la porta.
Gli ospiti festeggiano una prima volta nel primo tempo, al 35’, quando al termine di un’azione in velocità D’Angelo sembra saltare più in alto di Ciocci e insacca in rete. Lui esulta, ma l’arbitro si accorge del tocco con il braccio, ammonizione e nulla di fatto.
Il vero gol arriva al 73’, quando Lanini sceglie l’angolo sinistro su penalty. Il portiere olbiese intuisce ma non ci arriva.
Paolo Ardovino
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
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