Un’altra finale. Ripeterlo sembra un disco rotto ma il Cagliari sa benissimo che ogni partita, da qui alla fine, è come se fosse quella vita. A Torino Mazzari gioca contro il suo passato. Il tecnico rossoblù ha lasciato un buon ricordo ai tifosi granata. «Sono talmente concentrato su quello che stiamo facendo adesso ha detto il mister livornese – che non riesco a pensare ad altro, al mio passato o a chi abbiamo davanti. Vedremo poi le emozioni che mi toccheranno una volta allo stadio, dove ho vissuto splendidi momenti». Il Toro è una squadra che gioca a ritmi alti, duelli individuali a tutto campo, pressing e ripartenze. Per tenergli testa bisognerà ripetere la prestazione fatta col Napoli, sacrificarsi nella fase di non possesso, aiutarsi a vicenda, giocare con personalità e determinazione.
Scelte. Baselli non ce la fa e non è stato inserito nella lista dei convocati. Non c’è nemmeno Nandez. Rispetto alla formazione di lunedì scorso rientrerà Marin dal primo minuto. In difesa ballottaggio tra Altare e Carboni. Il sardo sembra favorito ma è un dubbio che verrà sciolto solo all’ultimo momento. Dalbert e Bellanova saranno gli esterni ma con libertà di accentrarsi e favorire gli inserimenti di Marin e Grassi. Confermato anche Deiola protagonista di una partita super col Napoli nonostante gli errori commessidavanti alla porta.
Mazzarri spinge. «Non voglio sentire parlare di quote salvezza o tabelle – mette in chiaro l’allenatore del Cagliari -. Dobbiamo portare a casa le partite che meritiamo di vincere, come le ultime dove invece abbiamo raccolto meno del dovuto. Il rammarico è per i punti lasciati sulla strada, dobbiamo essere più cattivi, cinici, attenti in ogni istante. Pesano i gol subiti nella fase finale delle gare. Nel calcio di oggi tutti gli elementi della rosa sono fondamentali, chi entra in corsa deve sapere che ha un ruolo cruciale per il risultato finale».
Toro infuriato. I granata non vincono da diverse partite. Juric ha caricato per bene l’ambiente e chiamato a raccolta i tifosi. Saranno in tanti oggi all’Olimpico a spingere il Torino. «È da un po’ che non portiamo a casa i tre punti – spiega il mister croato -. Il Cagliari è in salute e Mazzarri ha i giocatori giusti per lui, sarà una gara tosta. Belotti ha dato un accenno e adesso deve dare ancora di più. Milinkovic? ha la mia fiducia». Sarà ancora lui il portiere titolare nel 3-4-2-1. Pobega sostituirà Mandragora in mezzo al campo, dubbio Sanabria-Pjaça tra le linee, Ricci partirà dalla panchina.
Statistiche. Perfetto equilibrio negli ultimi nove contronti tra Torino e Cagliari in casa dei granata. Tre successi per parte e tre pareggi. M i rossoblù non vincono dal 2012. Se da una parte il Cagliari è la squadra che ha subito più gol (20) su sviluppi di palla inattiva, dall’altra il Torino è quella che ha segnato di meno (soltanto tre reti) da questa situazione di gioco. João Pedro ha preso parte a quattro gol (tre reti e un assist) nelle ultime quattro sfide contro il Torino. Quella granata potrebbe diventare la prima avversaria contro cui il brasiliano segna sia all’andata che al ritorno in questo campionato. Se lo augura di cuore. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
URL originale: Read More