TRENTO. «Non è sempre facile difendere quando non fai canestro, ma abbiamo tirato fuori grinta e carattere». A fine gara coach Piero Bucchi loda la pazienza e la determinazione dei suoi uomini.

«Credo sia un’ottima notizia il fatto di avere prodotto più in difesa che in attacco – sottolinea l’allenatore della Dinamo –, questo significa che stiamo acquisendo una mentalità vera. Sono davvero contento».

L’impatto dei biancoblù sulla gara, con una sola gara giocata nell’ultimo mese e mezzo, era la principale incognita di questa gara. «Sapevamo che sarebbe stata una gara complicata dopo un mese di stop e una mezza partita giocata contro Milano, perché al di là dei meriti loro noi davvero eravamo lontani da una condizione accettabile. E dunque ero un po’ preoccupato del ritmo gara – spiega Bucchi –, che in effetti non avevamo. Pur avendo percentuali non troppo efficaci, abbiamo giocato una partita volitiva, ci tenevamo a vincere, e pur giocando un basket non brillantissimo alla fine l’abbiamo portata a casa. Sono due punti importanti, le scorie da buttar fuori erano diverse e questa vittoria ci fa davvero bene».

Soprattutto con la difesa: «Abbiamo difeso bene uno contro uno e preso rimbalzi decidisi nel secondo tempo, più che nel primo. La chiave è stata chiaramente la difesa, li abbiamo tenuti a 66 punti e non ci siamo mai disuniti quando la palla non entrava. Nel finale siamo stati intensi, non volevamo regalare canestri facili dentro l’area».

Oltre a un Burnell rigenerato, la coppia Mekowulu -Diop ha fatto la differenza. «Loro due lavorano molto bene in allenamento – sottolinea Piero Bucchi – e questo è un premio al lavoro che fanno, oltre che un’ottima notizia per noi. Facciamo tanto lavoro a parte con loro e l’impegno non manca mai. Ora pensiamo al match di mercoledì, ma per me questo impegno dopo lo stop era il più delicato». (a.si.)

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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