C’è chi dice che se l’Italia non dovesse qualificarsi per il Mondiale in Qatar, non sarebbe una Apocalisse. Se il riferimento è a quello che sta succedendo in Ucraina, si può essere d’accordo. Ma riportando il tutto sul piano strettamente sportivo, dovesse andare male, si scatenerebbero polemiche infinite. C’è chi è già pronto a chiedere la testa del presidente federale Gravina. L’Italia, già esclusa da Russia 2018 (quei fantasmi sono stati agitati fin troppo in questi giorni) e dopo l’exploit all’Europeo, non può permettersi di guardare alla tv la kermesse iridata di fine anno. La gara di stasera (20,45, stadio “Favorita” di Palermo, diretta su Raiuno) con la Macedonia è un incrocio pericoloso, dal quale bisogna uscire indenni, per poi giocarsi tutto martedì prossimo in Portogallo o in Turchia. Tra le due squadre c’è differenza di spessore sul piano tecnico. Ma trattandosi di una partita secca, c’è poco da fidarsi. Gli azzurri dovranno essere determinati, cattivi agonisticamente, far valere il fattore campo. Potranno contare su uno stadio esaurito (33 mila i biglietti venduti) e una carica speciale, quella che i tifosi dell’Italia sanno trasmettere.

Scelte. Il ct Roberto Mancini è stato costretto a rifare la difesa. Nessuno dei campioni d’Europa è disponibile (Chiellini e Bonucci lo saranno per l’eventuale finale). Così darà una maglia da titolare a Florenzi ed Emerson Palmieri, mentre al centro giocherà sicuramente Bastoni e uno tra Mancini e Acerbi. Il centrocampo sarà lo stesso che ci ha portato sul tetto d’Europa: Barella. Jorginho e Verratti. Il tridente sarà formato Berardi, Immobile e Insigne. A quest’ultimo il ct ha tirato su il morale e spronato, considerato che non attraversa un buon momento. Insomma, Roberto Mancini va sul sicuro, affidandosi ai giocatori che conoscono il suo modo di interpretare le partite. Sui quali è pronto a mettere la mano sul fuoco.

Gli avversari. Non ci sarà Elmas, squalificato. Un’assenza che peserà nella Macedonia del Nord, perchè è uno dei giocatori con più qualità tecniche. Il commissario tecnico Blagoja Milevski è consapevole delle difficoltà, ma sa che la sua squadra ha un vantaggio: non ha nulla da perdere, perchè non è certo la favorita di questi playoff. «Andremo in campo per fare la nostra gara senza pressioni ma determinati – le considerazioni fatte ieri -. Sappiamo che l’Italia è forte e giocherà in uno stadio tutto dalla sua parte. Noi siamo pronti a dare battaglia».

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Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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