(ANSA) – BRESCIA, 29 MAR – “Non ho tempo adesso per i giornalisti e per spiegare perché ho lasciato il porno”. Così l’assassino di Charlotte Angie, scriveva al sito bsnews fingendo di essere la donna che invece lui stesso aveva ucciso mesi prima.

Al giornalista che chiedeva conto del fatto che i tatuaggi indicati dagli inquirenti sul cadavere a pezzi trovato a Borno fossero uguali a quelli dell’attrice hard, lo stesso assassino – fingendosi Charlotte Angie – rispondeva via messaggio sabato scorso: “Ah ho capito mi hanno già detto diverse persone di quella ragazza. Io sto bene fortunatamente”.

Era cresciuta a Sesto Calende, in provincia di Varese, Carol Maltesi e aveva frequentato l’istituto tecnico Fiorini sistema moda di Busto Arsizio. “Ho quasi 18 anni e vengo dall’Italia” aveva scritto nel 2013 sul suo profilo twitter poi poco utilizzato. Tre anni dopo, l’anno successivo al diploma, la nascita del figlio. Metà italiana e metà olandese a Sesto Calende era arrivata da ragazzina. Si era poi trasferita a Milano dove, riporta un sito di informazione, aveva lavorato come commessa prima di aprire un profilo sul sito per adulti Onlyfans che ora risulta inattivo, e avvicinarsi al mondo del porno. Diversi i social dove si presenta come performer e modella e nelle foto mostra alcuni dei tatuaggi che hanno permesso di identificarla. (ANSA).

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