CAGLIARI. Schieramento iniziale, fasi della gara, episodi a favore o contro, sostituzioni. No, Mazzarri di questo non parla. Niente analisi sulla partita. Ma non è un silenzio stampa. Dopo la partita ascolta la prima domanda dei giornalisti relativa all’andamento della gara. E poi prende con calma la parola: per quanto sia scuro in volto, è molto chiaro. «No – esordisce – conosco bene il calcio, sono abbastanza esperto, sono tanti anni che alleno: di fronte a questo cinque a uno non penso che ci sia bisogno di addentrarci nei dettagli, non avrebbe senso. Tutte le considerazioni possono essere giuste, ma è difficile in questi casi fare una valutazione della partita. Sono venuto davanti ai microfoni perché ci voglio mettere la faccia. In questo momento un cinque a uno non ce lo aspettavamo proprio. Mi assumo tutte le responsabilità: sono io che scelgo l’undici iniziale e sono io che faccio i cambi”»

Qualcosa però gli sfugge. Ma è solo un attimo. «Sono io il responsabile – ha detto – non voglio parlare, io stesso devo riflettere: non devo essere presuntuoso, non devo pensare, affrontando qualsiasi squadra, dì mettere in campo dopo tutti quegli attaccanti. Ma non ne voglio parlare, qualsiasi cosa si possa dire in questa situazione sarebbe sbagliata».

Il messaggio è soprattutto ai tifosi. «Mi scuso per quello che è successo – ha continuato – chi segue il Cagliari non merita che la squadra subisca queste sconfitte. O meglio, queste batoste. Sono venuto a scusarmi anche con chi è venuto sino a Udine, ed erano in tanti, a seguire la squadra con tanto entusiasmo per poi ritrovarsi con questo risultato. Chiediamo scusa».

Parla poco con i giornalisti, ma qualcosa ai giocatori deve averla già detta. «Ho già parlato con la squadra – ha raccontato – e mi aspetto una reazione. Ci alleniamo subito e mi aspetto una svolta. Cerchiamo di venirne fuori approfittando del fatto che ancora il campionato ci permette di cambiare rotta. Posso solo chiedere scusa a tutti, io a nome di tutto il gruppo: ora dobbiamo guardarci in faccia e rispondere subito».

Domenica altri bianconeri, c’è la Juventus. Una successione di partite che anche con il calendario asimmetrico è la stessa anche nel girone di ritorno: il Cagliari giocó contro la Signora dopo la sconfitta in casa 0-4 proprio contro la squadra di Cioffi. «È vero anche che i ragazzi in passato hanno mostrato sul campo come si reagisce a questo genere di batoste». E poi taglia corto. «Scusate – ha concluso – cercate di capire la situazione: sono venuto solo per metterci la faccia, non ho più altro da dire, per favore non fatemi altre domande».

 

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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