ROMA. «La Serie B è un baluardo dell’italianità nel calcio». Lo ha detto il numero uno della serie cadetta Mauro Balata durante la presentazione in Figc delle politiche giovanili e dei dati sui giovani all’interno del mondo della Serie B. «Questi ragazzi rappresentano un patrimonio anche in vista dei mondiali del 2026, bisogna tutelare i giovani – ha continuato Balata – Sono un loro difensore e per noi sono un arricchimento. È chiaro che vanno messi insieme a persone più esperte. Giocando titolari e facendo esperienza in B diventano calciatori importantissimi pronti per i palcoscenici nazionali e internazionali. Se non si supera questo pregiudizio, non tanto da noi, ma in altre leghe, non riusciamo a risolvere questo problema che ha una matrice culturale».

La Serie B è il campionato dei giovani e degli italiani.Come è stato confermato, in Federcalcio, dello studio Figc (il link del sito federale) sul minutaggio degli italiani nel campionato cadetto con particolare riferimento all’utilizzo dei giovani. Quello che ne emerge è che sul minutaggio totale (registrato fino alla 32^ giornata), il 19,6% è composto da minuti disputati da giocatori italiani u23 (praticamente un quinto) e che i minuti giocati dagli U21 convocabili dalla Figc rappresentano il 7,4% del totale. Allargando al minutaggio generale dei giocatori italiani senza particolari fasce di età, invece, la percentuale aumenta al 71,8%. Per quanto riguarda la Primavera 2 il dato degli italiani è pari al 90% della rosa (30 su 33 sono azzurri). Dati che dimostrano come ‘la Serie B sia il baluardo dell’italianità nel calciò, ha dichiarato Mauro Balata, presidente della B.

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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