ITTIREDDU. Un debutto un po’ in sordina, ieri mattina, ma che fa presagire un roseo futuro per la Mostra regionale dell’Asino Sardo iniziata ieri a Ittireddu nel galoppatoio comunale S’Elighes, dove sono giunti esemplari di questa particolare razza da varie parti dell’isola, compresa la specie dell’Asinara. I piccoli asinelli sardi si sono fatti guardare e accarezzare dai presenti – allevatori, amanti degli animali, semplici curiosi e tanti bambini – nei loro comodi box, e tra di loro oggi sarà scelto l’esemplare più bello e che maggiormente risponde alle caratteristiche tipiche della specie. Gli esemplari in mostra – una quindicina circa – sono tutti iscritti nel Libro genealogico della specie, e alcune valutazioni in tal senso sono state effettuate proprio ieri mattina a Ittireddu a cura degli esperti dell’Aars Sardegna e dell’Anareai. Gli stessi che hanno tenuto una lezione sulle caratteristiche di questa peculiare biodiversità sarda agli studenti e ricercatori della facoltà di Medicina veterinaria dell’Università degli Studi di Sassari, guidati dal docente e preside di facoltà Eraldo Sanna Passino.

Marco Vasini dell’Anareai con Silvio Addari dell’Aras hanno tenuto questa interessante lezione, nella quale sono stati anche illustrati i passaggi per l’iscrizione dell’asino sardo nel relativo libro genealogico e, grazie alla collaborazione dell’allevatore e medico veterinario Giovanni Antonio Pilo, si è svolta anche una dimostrazione di mascalcia con l’utilizzo di attrezzi antichi. Una tecnica che appartiene anche ai Veterinari, e che deve essere eseguita con perizia e massima attenzione. Si è insomma visto come l’asino sardo sia stato e possa ancora essere – così come già emerso venerdì mattina nel convegno “L’asino sardo: prospettive di valorizzazione e salvaguardia” tenutosi nella biblioteca comunale di Ittireddu con la partecipazione dei massimi esperti del comparto – una importante risorsa: «Una parte fondamentale della nostra storia – ha detto il sindaco Franco Campus -, un alleato ancora imprescindibile per la vita delle campagne ma anche per rimarcare la nostra identità sociale e culturale anche in una prospettiva della sua valorizzazione».

Ed ecco perché la prima edizione Mostra dell’Asino Sardo che ha mosso i primi passi ieri a Ittireddu vuole essere, appunto, il primo di una lunga serie di appuntamenti. «L’idea di fondo – ha detto Aldo Manunta di Aar Sardegna – è quella di proporre due appuntamenti annuali, il primo di valutazione dei capi per l’iscrizione nel Libro genealogico e il secondo di Mostra vera e propria. Il tutto sempre a Ittireddu, che si è dimostrata la sede ideale per questo evento». Organizzata in tempi brevi, per dare corso a un’idea che veniva da lontano ma la cui realizzazione è stata rallentata dalla pandemia, la Mostra di Ittireddu è stata quello che, come detto, si può a pieno titolo definire un incoraggiante debutto.

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage

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