(ANSA) – VERONA, 13 APR – Un flash mob contro la guerra in Ucraina, con un messaggio di pace che arriva dal mondo del vino, è stato messo in scena stamane nella giornata di chiusura del Vinitaly a Verona dalle donne della Coldiretti.

L’organizzazione agricola ha ricordato che 1 bottiglia di vino su 3 tra quelle consumate in Russia è made in Italy.

L’iniziativa ha visto sul piazzale della Fiera scaligera, davanti a Casa Coldiretti, imprenditrici vitivinicole in rappresentanza di tutte le regioni, che indossavano magliette rosa e issavo cartelli con slogan come “Il vino unisce non divide”, “Brindiamo alla Pace”, “Putin, facciamo la pace”. Rosa anche il prodotto simbolo della manifestazione, il vino rosato nelle più diverse varietà territoriali.

L’Italia è il primo Paese fornitore di vino in Russia, con una quota di mercato di circa il 31%, davanti a Francia, Georgia e Spagna. A Mosca sono finite nel 2021 – sottolinea Coldiretti – ben 78,3 milioni di bottiglie, di cui 32 milioni di spumante. Il vino più gettonato nel Paese di Putin è il Prosecco, con 14 milioni di bottiglie.

“Il senso di responsabilità e di solidarietà appartiene da sempre al mondo delle donne, in particolar modo degli agricoltori. In un momento difficile come questo, dove ognuno di noi deve cercare di dare il proprio contributo alla popolazione ucraina, ci sembra opportuno smuovere le coscienze anche attraverso azioni simboliche come un flash mob per denunciare le brutalità dei conflitti e per gridare in nostro no alla guerra” ha affermato Chiara Bortolas, responsabile di Coldiretti Donne Impresa. (ANSA).

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage

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