INVIATO AD ALGHERO. La Sardegna è un talismano per le nazionali di tennis. Tredici volte nell’isola, tredici vittorie. Quella ottenuta ieri sulla Francia vale le Finals della Bille Jean King Cup di tennis, la cui sede è da stabilire. La festa è stata grande sul centrale del Tc Alghero. Il punto decisivo lo ha conquistato Camila Giorgi. La trentenne marchigiana ha letteralmente “asfaltato” (6-2; 6-0) Harmony Tan, che ha sostituito Alizè Cornet, fermata da un problema all’inguine e costretta, suo malgrado, a dare forfait.

Il match. Alla tennista francese ha concesso i primi due giochi, quelli necessari per prenderle le misure, per poi infilare dodici games consecutivi e scrivere la parola fine alla sfida con le transalpine. Un grande spettacolo quello regalato ai tifosi dalla Giorgi, che ha esibito tutti i suoi colpi con disinvoltura. In particolare il diritto, giocato con naturalezza. Qualche errore di troppo nella fase iniziale, un piccolo passaggio a vuoto durato poco. La francese ha provato a rallentare i ritmi, ma il “giochino” gli è riuscito solo nei primi scambi. Dopo la Giorgi ha ingranato la… sesta e per la Tan non c’è stato scampo. Troppa la differenza di valori tecnici tra le due giocatrici, in questo match è apparsa ancora più netta. La Giorgi ha mandato segnali confortanti in vista dei prossimi appuntamenti che l’aspettano, prima il torneo di Stoccarda e dopo quello di Madrid.

Il doppio. Le due squadre si sono accordate per non giocare il secondo singolare di ieri che avrebbe visto di fronte Jasmine Paolini contro Ocean Dodin. La sfida si è chiusa con il doppio che ha visto da una parte Bronzetti-Trevisan, dall’altra Dodin e Kristina Mladenovic. Le transalpine hanno raccolto il punto della bandiera vincendo in due set: 7-6, 6-1. Ma le azzurre hanno l’alibi che forse aquel punto la testa era giù altrove.

Le festa. Quando Camila ha messo a segno il punto decisivo, il centrale del Tc Alghero è diventato una bolgia, trasformandosi in una discoteca all’aperto. Tutti ad abbracciare la Giorgi e la capitana Garbin, sempre prodiga di consigli verso le “sue” giocatrici. La squadra azzurra ha fatto il giro del campo sventolando la bandiera tricolore, poi sono cominciati i gavettoni d’acqua un po’ per tutti, con la Cocciaretto e la Paolini letteralmente scatenate. La musica che gli altoparlanti hanno trasmesso altissima, ha fatto da cornice ai balletti che le ragazze hanno inscenato. La Giorgi, elegante e raffinata come al solito, si è limitata a qualche saltello. Forse la sua testa era già proiettata agli impegni che dovrà affrontare a breve.

Applausi. Per l’organizzazione. Tutto ha funzionato alla perfezione. Non ci sono state sbavature, ogni cosa al suo posto. Ma anche ai tifosi che sia nella prima che nella seconda giornata sono stati circa duemila, rispondendo alla grande. La fame di tennis ad alto livello in Sardegna è tanta. Non c’è solo la cabala a favore dell’isola, ma anche il livello della dirigenza che in questa occasione, così come nelle altre, ha fatto in modo che tutto si svolgesse senza intoppi. Il grande tennis tornerà in Sardegna. Prima di quanto non si pensi.

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Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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