OLBIA. Proietta lo sguardo già al 2023 e scandisce l’inizio e la fine dell’anno che verrà con due appuntamenti da segnare in agenda. Il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti a partire da gennaio. E l’apertura dell’università. Il sindaco Settimo Nizzi sceglie la conferenza stampa per il tradizionale augurio di Buona Pasqua per fare il tagliando ai primi mesi del suo quinto mandato. Passa in rassegna tutti i cantieri aperti, detta le date di apertura e chiusura dell’immediato e guarda ai prossimi anni. «A tutti i miei concittadini va l’augurio di trascorrere delle serene feste pasquali», sono le parole del sindaco per gli olbiesi.

Bando rifiuti. Per maggio è prevista la pubblicazione del nuovo bando della nettezza urbana. Più di 17 i milioni di euro che l’ente spenderà per scegliere il nuovo re dei cassonetti, chiamato dall’amministrazione a raggiungere l’85% di differenziata. «Il nuovo bando è un lavoro enorme portato avanti da dirigenti e dipendenti – dice il sindaco Nizzi –. Le linee guida dettate dal consiglio comunale, che prevedono il miglioramento del servizio, sono state recepite. Speriamo in una grande partecipazione di imprese per poter scegliere la migliore. Olbia è una città pulita, ma la vogliamo ancora più pulita. A oggi abbiamo avuto un sistema di raccolta buono ma lo vogliamo eccellente. Per questo motivo serve superare la quota del 75% e passare all’85%». Si ragiona sull’abbassamento delle tariffe, il vero premio ai cittadini che da anni fanno bene la differenziata. «Non è facile – sottolinea il sindaco –. Il servizio è a totale carico dei cittadini. Una riduzione dei costi la potremo valutare solo una volta fatta la gara».

Università. «Sta per partire il bando per i lavori nel palazzo di Corso Umberto (palazzo Giordo ndr) – spiega il primo cittadino –. L’ultimo problema riguardava la realizzazione della scala antincendio. Serviva l’autorizzazione di Rfi e la abbiamo avuta». Completati invece i lavori nella segreteria, all’Olbia Expo. «Stanno per arrivare gli arredi – precisa –. Per vedere l’università al centro io penso che la fine del 2023 sia una data concreta».

Strade scolastiche. Non solo via Nanni. «Sono gli stessi genitori che ci chiedono le strade scolastiche per allontanare il più possibile le auto dagli alunni all’uscita da scuola. Ne stiamo studiando altre oltre a via Nanni che adesso ripeteremo».

Campus istruzione superiore. Per adesso c’è l’accordo tra Comune e Provincia sulle linee generali, ma non sul punto della città in cui realizzare il polo degli istituti superiori. «Oltre a zona Bandinu c’è una proposta alternativa che stiamo valutando».

Riapre la 125. È prevista per la prossima settimana la riapertura della strada 125. «A breve inizieranno i lavori per i rimi tre lotti della pista ciclabile che parte dal ponte di ferro e arriva fino a Poltu Quadu – illustra il primo cittadino –. Abbiamo già realizzato il sottopasso ciclopedonale in calcestruzzo sulla 125, prima della rotatoria del Globo. Dalla prossima settimana sarà riaperta la strada». Ma il Comune lavora a una modifica della viabilità. «Sarà sperimentale – sottolinea Nizzi – e prevede un senso unico in via Modena. L’obiettivo è ridurre il blocco del traffico che si crea soprattutto d’estate».

Palazzo tugurio viale Aldo Moro. Nell’edificio sgomberato la prossima settimana ci sarà un sopralluogo congiunto, Comune e proprietà. «È stato richiesto proprio dal privato – conferma Nizzi –. Con la polizia locale si verificherà che non ci sia più nessuno all’interno, le modalità di chiusura e di messa in sicurezza, per poi entrare nel merito di un progetto di recupero. Spero proprio in una riqualificazione in tempi rapidi perché le condizioni di quell’edificio gridano allo scandalo. Non stiamo aspettando un neo eletto o una neo eletta, peraltro all’opposizione, per dirci quello che dobbiamo fare. Non abbiamo bisogno di essere controllati».

Deposito Gnl. Nizzi conferma il parere positivo. «Si tratta di un segno di crescita – conclude –. Olbia non può essere uno dei primi porti del Mediterraneo e non avere la possibilità di contribuire a rifornimento del carburante che nel giro di qualche lustro diventerà obbligatorio sulle navi. Una città come la nostra, infrastrutturata per la rete del gas non può non avare la possibilità di avare una certa autonomia. Dal punto di vista ambientale non c’è nessuna pericolosità e nessun rischio inquinamento. Chi dice il contrario sta strumentalizzando politicamente questo argomento per farsi campagna elettorale».

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage

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