ALGHERO. A 25 anni dalla scomparsa, Alghero renderà omaggio a Ivan Graziani con la cerimonia di intitolazione dell’anfiteatro situato all’esterno del Palazzo dei congressi, a Maria Pia. La cerimonia si terrà appena conclusi i lavori di riqualificazione di tutta l’area esterna che comprende anfiteatro, parco, parcheggi e area sportiva. Un intervento già iniziato lo scorso mese e che dovrebbero concludersi entro la prima metà di luglio. L’anfiteatro del Palazzo dei congressi era già stato intitolato al cantautore originario di Alghero giù dal 2011 (sindaco Marco Tedde), ma non era mai stata fatta la cerimonia di intitolazione, né è stata mai affissa una targa. Uno “scivolone” delle varie amministrazioni che si sono succedute, poi la struttura è rimasta chiusa per diversi anni e presa di mira da vandali e ladri. Ora il recupero e una seconda vita per l’anfiteatro che d’ora in avanti dovrà chiamarsi “Ivan Graziani”. A dare la notizia della cerimonia di intitolazione è il sindaco Mario Conoci che, nei giorni scorsi, è stato a Maria Pia per un sopralluogo. «I lavori procedono come da programmazione – ha detto il primo cittadino algherese – per cui, questa estate, prima dell’avvio della stagione dei concerti, sarà posta una targa. Un omaggio doveroso per un artista che aveva Alghero nel cuore».

E Ivan Graziani era davvero innamorato di Alghero e della Riviera del Corallo. La mamma, Pinuccia Scognamillo, è algherese e vive nella sua casa in pieno centro. «Il suo legame con Alghero – ha sempre detto Anna Bischi Graziani, moglie del cantante –, era talmente forte che quando girava per l’Italia o all’estero e non voleva farsi capire si metteva a parlare in algherese».

Chi, oltre dieci anni fa, si è dato da fare per intitolare l’anfiteatro del Palazzo dei congressi a Ivan Graziani è Carlo Branca, volto e, soprattutto, voce storica della radiofonia algherese. Insieme all’associazione Impressioni, Branca, ha anche organizzato eventi in memoria di Ivan Graziani. «Era ora che l’amministrazione comunale cancellasse questo brutto neo – ha detto il giornalista e speaker radiofonico – Ivan Graziani era nato a Teramo da papà abruzzese mamma algherese, e ad Alghero veniva tutti gli anni, sia per le vacanze, ma anche durante l’anno. Con i suoi occhiali colorati, era facile incontrarlo in spiaggia o nelle vie del centro storico. E ad Alghero e alla Sardegna sono ispirate alcune sue canzoni. Tra quelle più popolari – evidenzia Carlo Branca – “Franca ti amo”, ispirata a una scritta che per tanti anni è rimasta impressa in una panchina di cemento a Scalo Tarantiello, e “Taglia la testa al gallo”, la cui musica è ispirata al ballo sardo».

Branca racconta anche come è nata l’idea di intitolare qualcosa al cantautore: «La delibera della Giunta comunale risale al 2011. Marco Tedde sindaco e Antonello Muroni, presidente della commissione toponomastica. Dopo una serie di incontri la decisione più giusta: intitolare l’anfiteatro dove, già allora, si tenevano dei grandi concerti. Anche se non era stata affissa nessuna targa, si iniziò a stampare i manifesti e a scrivere sui comunicati stampa “Anfiteatro Ivan Graziani”. La cosa – prosegue il giornalista – fu apprezzata dai vari artisti. Ricordo, ad esempio, Antonello Venditti, che, con emozione, ricordò l’amico Ivan». Infine Carlo Branca, parafrasando “Il Chitarrista”, una delle canzoni più popolari di Ivan Graziani, e rivolgendosi a «chi adesso siede nella stanza dei bottoni», dice: «Signore, è stata una svista, abbi un occhio di riguardo per il tuo chitarrista».

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage

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