SASSARI. Contro un Venezia così compatto ed esperto da riuscire a mascherare l’assenza di mezza squadra e guidare per quasi tutti i 40 minuti ci sarebbe voluta la Dinamo migliore, ma forse anche meno: oltre al cuore messo in campo nel lunch match di sabato, che comunque ai sassaresi non difetta, sarebbe bastato sfoderare percentuali al tiro almeno decenti e una continuità di rendimento durante la gara che invece è mancata con i lagunari.

Nel basket i successi non si costruiscono con i “se”: se fosse entrata la tripla di Logan sulla sirena, se Robinson non fosse stato fortemente limitato da un problema all’inguine che gli impediva un primo passo che è un po’ la sua forza e quindi le devastanti penetrazioni che conosciamo. La realtà è che i biancoblù avrebbero dovuto e potuto evitare di stancarsi in un estenuante inseguimento ai veneti, coronato a 2’ dalla fine ma che evidentemente ha lasciato strascichi importanti impedendo di essere lucidi nelle giocate che contano. Lì la Reyer con Stone e l’applauditissimo ex Brooks ha mostrato l’importanza di un impianto forse tra i più collaudati della Lba, capace di fare le scelte giuste e portarsi a casa due punti che la avvicinano di molto ai playoff. Un obiettivo che è ampiamente alla portata dei Giganti, ora sesti, ma che non è scontato in una classifica così corta e con tante concorrenti, e che va conquistato nelle quattro gare che restano (Napoli in trasferta, Cremona in casa, Varese fuori e il recupero con la Virtus, sin d’ora quasi certa prima della griglia col +4 su Milano).

La squadra di Bucchi, dopo aver toccato il cielo con un dito battendo la corazzata Milano, ha perso numeri al tiro (è un fatto) sfoderando percentuali non all’altezza della fama, anche contro la Reyer: 44,1% da due, 24,1% da tre (troppo poco per quella che è una delle specialità della casa, è seconda solo a Brescia), e con troppe palle perse, ben 15. Ci sono una tranquillità e una consapevolezza nei propri mezzi che i giocatori devono fare in fretta a ritrovare, già dalla gara di domenica sera in casa della GiVe Napoli, pronta a tutto per evitare di seguire nel triste destino della retrocessione la Vanoli Cremona, ufficialmente ultima anche se dovesse vincere tutte le tre gare che restano e raggiungere gli stessi partenopei e Treviso: nella classifica avulsa avrebbe comunque la peggio. Sarà un match caldissimo che Sassari ha le armi per aggiudicarsi ma del quale occorre tenere ben presenti i rischi.

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Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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