CAGLIARI. Il Cagliari si è complicato la vita dopo lo scivolone malaugurato di Marassi. I punti interrogativi sono diversi, ma due emergono in particolare: i rossoblù si salveranno? E Mazzarri è il primo responsabile di una situazione che si è ingarbugliata quando mancano appena 4 giornate alla fine del campionato? Ne parlano Ivo Pulga, eroe del Cagliari di Ranieri e da allenatore protagonista di due salvezze dei rossoblù dieci anni fa, e Giuseppe Tomasini, il libero della squadra campione d’Italia del 1970 che non lesinano critiche al tecnico e si augurano che si dia una mossa nella fase cruciale del torneo. «Il Cagliari, dopo aver vinto col Sassuolo, e avere illuso tutti si è messo nei pasticci di nuovo a Genova – sottolinea Pulga –. Una partita in cui era stato sempre in controllo, e che ha perso per una banale leggerezza in difesa».

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«Mi sembra assurdo passare da una prova bella come quella contro il Sassuolo – interviene Tomasini – alla sconfitta contro il Genoa. Non c’è logica, qualcosa non va».

Colpa dell’allenatore? Mazzarri è finito sul banco degli imputati per l’andamento schizofrenico del campionato, fra molti bassi e pochi alti. «Responsabilità del tecnico? Beh Mazzarri lo conosciamo – dice Pulga –, ha sempre giocato con il 3-5-2 e in attesa dell’avversario, per poi ripartire, anche quando allenava il Napoli, in cui aveva una rosa super. Ero in panchina con il Cagliari quando perdemmo 1-0 al San Paolo su rigore: la partita la facemmo noi. Ecco, direi che in queste quattro partite dovrebbe far scendere in campo la squadra con un atteggiamento più aggressivo. Il tempo stringe, non ci si può più permettere di regalare punti».

Anche Tomasini ha qualcosa da ridire sul tecnico. «Lui è sotto accusa per primo – dice –, anche se non tralascio le colpe dei giocatori. Però la rosa del Cagliari è superiore a quella delle altre squadre che sono in lotta per non retrocedere. Il tecnico deve assumersi le proprie responsabilità. Troppo attendismo, in partite in cui si poteva fare molto di più. E poi anche con il Genoa non mi sono piaciuti tutti quei cambi: 4 giocatori, con la situazione che era cristallizzata, hanno determinato confusione e scarsa concentrazione nel momento cruciale».

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Ma ora, al di là degli errori, siamo al collo dell’imbuto. Quattro partite, il tempo stringe. Come finirà? «L’esito della lotta per la salvezza è difficile da prevedere – ammette Pulga –, gli scontri diretti ancora in programma e l’esplosione della Salernitana complicano le cose. Diciamo che il Cagliari per essere sicuro di salvarsi dovrebbe fare 7 punti, e penso che ce la possa anche fare. Altrimenti, in particolare se perdesse a Salerno, il destino sarebbe legato anche ai risultati delle altre squadre coinvolte, che vanno dai 30 punti della Samp ai 22 del Venezia».

Tomasini invece si affida al cuore e la sua fede è praticamente incrollabile. «La squadra ha tanti problemi, però ho una certezza: il Cagliari si salverà. In un modo o nell’altro metterà insieme i punti per riuscire a restare ancora in serie A».

Il primo passo è prendere i tre punti contro il Verona, nella partita che si giocherà sabato a Cagliari. «Una gara non semplice – prevede Ivo Pulga –. Il Verona in questo campionato ha mostrato di che pasta è fatto. Ha messo in difficoltà anche squadre che vanno per la maggiore. Al Cagliari stavolta, come nelle successive tre partite, serve ritrovare spirito di squadra e voglia di sacrificarsi. E poi spero che Mazzarri, che già è riuscito in passato a salvare la Reggina, riesca a caricare a dovere i suoi».

«Bisogna scendere in campo contro il Verona come se fosse una finale – suggerisce Tomasini –. E direi a Mazzarri di schierare subito Rog e Nandez. Sono due giocatori di altissimo valore che, se messi dall’avvio, possono aiutare Joao Pedro e gli altri a indirizzare la partita nella direzione giusta. Per il resto serve soprattutto metterci l’anima, senza quella non puoi raggiungere alcun traguardo».
 

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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