ORISTANO. Fitte interlocuzioni tra Riformatori e Forza Italia, porte aperte anche per l’Udc e la Lega.

Gli equilibri del centro destra oristanese sono sempre più vicini ad una rottura che rischia di dividere a metà l’ingente patrimonio di voti su cui, teoricamente, la coalizione unita poteva contare.

Attende alla finestra il candidato civico Sergio Locci: «Se ci sarà la possibilità di avere altri contributi, perché dire di no?». Non è una chiamata diretta ai moderati di un centro destra sull’orlo della crisi di nervi, ma il significato è chiaro.

L’avvocato sessantaseienne con un passato nel Partito Socialdemocratico prima e nella galassia centrista poi, e un presente nel mondo dell’associazionismo cattolico con un incarico ufficiale in Diocesi, ha ufficializzato la sua candidatura per un terzo polo civico pochi giorni fa. Da allora i movimenti, sotterranei, nel centro destra si sono moltiplicati.

Tanti i rapporti con gli esponenti di alcuni partiti del centro destra, per esempio con Massimiliano Sanna dei Riformatori. Si sono anche incontrati, nei giorni scorsi, e, se le interlocuzioni hanno chiarito che non c’è alcun interesse da parte di Locci e dei suoi sostenitori a entrare nella già troppo affollata coalizione di centro destra, niente porta ad escludere che non possa avvenire un movimento di segno opposto.

Sanna, che ha ricucito perfettamente i rapporti con il suo partito, dopo l’incidente della candidatura proposta dalla Lega, ha dalla sua anche un gruppo di persone che potrebbe costruire una lista civica.

Resterebbe da sciogliere il nodo di chi, fra i due, si candiderebbe a sindaco, ma l’accordo può essere trovato facilmente. Assai interessata all’alleanza anche Forza Italia e il corteggiamento riguarderebbe anche l’Udc e la Lega.

Locci, dal canto suo, mette in chiaro un aspetto: «Noi abbiamo cominciato un progetto e ci vogliamo caratterizzare sulla sua base. Mi riferisco al coinvolgimento di quelle persone che hanno maturato in questi anni disaffezione verso quella che possiamo definire “partitica”».

Su questa base, gli accordi sono possibili: «Non posso mettere limiti né a me né agli altri. Se ci saranno le possibilità di convergere per un progetto ancora più concreto, non bisogna escluderle».

Il polo di Locci per il momento sta lavorando sulla presentazione di due liste civiche, ma gli eventuali rinforzi degli esuli del centro destra potrebbero accrescerne notevolmente il peso.

Una situazione che costringerebbe gli altri partiti – Psd’Az, Fratelli d’Italia, Sardegna Venti20, Lega e Popolari Europei – in una posizione molto scomoda.

D’altra parte, il centro destra oristanese, in 28 anni di elezione diretta del sindaco, non è mai stato unito e, anche stavolta, la spaccatura viene giudicata da molti protagonisti inevitabile. Ma un centro-destra diviso, come le ultime elezioni hanno certificato, di per sè non è sinonimo di sconfitta.

Il centro sinistra, intanto, prosegue con gli incontri con i portatori di interesse: la settimana prossima dovrebbe toccare alle associazioni degli industriali, della piccola e media impresa, dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura. Nella corsa a Palazzo degli Scolopi, potrebbe inoltre spuntare anche un quarto gruppo, legato al movimento no vax e no green pass, al lavoro in questi giorni per la costruzione di una lista.

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage

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