SASSARI. Dinamo stasera a Varese (20,45) con ancora negli occhi lo scintillio di una serata magica in cui ha schiacciato sua maestà la Virtus Bologna sotto il peso di 108 punti. D’accordo, che le V nere non potevano essere al top reduci dal super-impegno di Valencia, ma attenzione a non ridurre per questo ai minimi termini la portata di quel +35, perché l’avversaria ha pur sempre un roster pensato per sostenere impegni ravvicinati e tantissime frecce nella faretra. E Sassari ha detto che c’è, che ha personalità, meccanismi difensivi che funzionano, velocità e tiro. Venerdì ha fatto il pieno di autostima contro una supersquadra che resta la candidata numero uno per lo scudetto.

Abbinamenti playoff. Resta da conoscere il piazzamento finale nella regular season e il nome dell’avversaria nei quarti. E non sarà solo il risultato della gara che i biancoblù giocheranno al Masnago a decidere se i sassaresi, come minimo sesti e quindi per ora abbinati alla terza in classifica Brescia col fattore campo a sfavore, potranno migliorare la loro posizione. Che non è detto sia un vantaggio. Se la squadra di Bucchi dovesse perdere questa sera resterebbe sesta; così come se vincesse con la concomitante vittoria della pari punti Tortona e la sconfitta di Venezia, ora a +2: la classifica avulsa a tre premierebbe Venezia (quarta), con Tortona quinta e Sassari sesta. Se vincesse Venezia e perdesse Tortona sarebbe quinto posto e l’avversaria nei quarti sarebbe la squadra veneta con fattore campo a sfavore. Se perdessero entrambe le concorrenti e la Dinamo raggiungesse Venezia, i sassaresi sarebbero quarti per differenza canestri negli scontri diretti e giocherebbero contro i lagunari col fattore campo a favore.

Attenti a Varese. « È una gara fuori casa contro una squadra che gioca bene – avverte coach Piero Bucchi – atipica perché ha i lunghi che tirano da tre, tatticamente complicata, la affronteremo con molta attenzione». ha avuto ottime risposte «dai veterani del parquet ma anche Diop e Treirer con meno esperienza hanno fatto una bella partita, tengono bene il campo». E poi la ripresa di Bendzius dopo qualche partita in cui è apparso sfasato al tiro, così come nel primo tempo con la Virtus. Poi d’improvviso, ha scatenato l’inferno: «La vita da tiratore è così – spiega l’ala lituana, ora tornata al terzo posto nella classifica delle triple scavalcando anche Teodosic – Mi sono divertito, stavo bene già dal riscaldamento In avvio non ho segnato molto, ma stavamo giocando a un buon ritmo. Nel terzo quarto ho messo un paio di triple, e i miei compagni hanno continuato a cercarmi per tirare e ne ho segnato altri. È stata una partita divertente». E non solo per lui. Oggi a Varese, contro una squadra che in casa concede pochissimo, i Giganti hanno la chance di crescere ancora.

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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