NUORO. L’ultima richiesta di modifica, presentata dall’Arst che poi gestirà tutta la struttura, risale allo scorso 22 aprile, sollecita alcuni lavori per migliorare la gestione delle utenze e degli impianti elettrici di alcuni locali, e si aggiunge alle altre varianti, aggiunte, cambi e intoppi di vario genere, che dal 2008 a oggi accompagnano come un fardello pesante i lavori per realizzare il Centro intermodale passeggeri di via Lamarmora. Quello che a intervento completato accoglierà i pullman dell’Arst, gli arrivi e le partenze, i passeggeri e i locali per ospitarli. Compresi negozi e un ristorante. Ma stavolta, a quanto pare, la fine non solo si intravede in modo distinto ma ha anche una data, o quantomeno un periodo previsto per la conclusione dell’intera opera. «Per l’estate dovremmo aprire e vedere l’intervento terminato – spiega, infatti, l’assessore comunale ai Lavori pubblici, e vicesindaco, Fabrizio Beccu – quest’ultima variante approvata è relativa agli ultimi adeguamenti sull’impiantistica elettrica e idraulica, e riguarda anche la sicurezza del centro intermodale. Dopo questi adeguamenti, resterà solo la verifica dei vigili del fuoco. Significa che per l’estate dovremmo aprire». In Comune dunque sono ottimisti: stavolta, per vedere la parola “fine” nel cantiere dell’Intermodale la strada sembra ormai in discesa. L’incarico per completare l’opera, dopo una fase intricata di stop legato anche al fallimento dell’impresa che si era aggiudicata il secondo lotto dei lavori, risale allo scorso 30 giugno.A metà di luglio dello stesso anno, poi, la giunta comunale approva il progetto definitivo esecutivo per realizzare il secondo lotto del Centro intermodale, e a inizio dello scorso agosto ha aggiudicato i lavori all’impresa nuorese Giuseppe Pischedda, e le chiavi del cantiere vengono consegnate il 14 settembre. Ma nel corso dei lavori, come ricorda il Comune, «in seguito ad alcune sopravvenute prescrizioni da parte dell’Arst, entre gestore della struttura intermodale, e in seguito al verificarsi di alcuni problemi imprevisti, in particolare durante l’installazione delle vasche di depurazione dell’acqua di prima pioggia, si è reso necessario prevedere nuove lavorazioni all’interno del progetto, per ovviare a quei problemi e assolvere alla ricevute prescrizioni». Di qui, dunque, la necessità, per il Comune, di autorizzare una nuova perizia tecnica che preveda quelle varianti ai lavori Ma, poi, quando sembrava che tutto fosse sistemato o giù di lì, poco più di un mese fa, il 7 aprile, spunta una ulteriore richiesta di modifica presentata dall’Arst, «a integrazione delle prescrizioni già impartite precedentemente – spiega il Comune – finalizzata al miglioramento della gestione delle utenze e degli impianti elettrici a servizio di alcuni locali Arst». E siamo a fine aprile, dunque, con la nuova tappa del cantiere lungo e non certo privo di complicazioni e intoppi: la giunta approva l’ultima variante ai lavori, che costeranno poco meno di trentamila euro, rispetto all’importo iniziale del contratto che prevedeva circa 150mila euro di interventi. Ma i soldi ci sono: la Regione Sardegna ha dato l’autorizzazione per utilizzare risorse finanziarie che erano rimaste grazie ad alcuni risparmi derivanti dal ribasso d’asta dei lavori principali.

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