SASSARI. La Dinamo allaccia le cinture e si prepara per l’ennesima avventura playoff: nei quarti trova per la prima volta nella sua storia in post season la Germani Brescia, che affronterà nella gara di oggi (20,45, diretta Raisport) e quella di mercoledì al PalaLeonessa A2a. Nell’impianto di via Caprera servirà una prova… garibaldina dei biancoblù che ancora una volta non partono da favoriti (Sassari sesta nella regular season, Brescia terza), ma questa è ormai una tradizione di cui club e tifosi fanno quasi un vanto. Anche perché la trama delle post season da molti anni a questa parte racconta che nulla è scontato e che ciò che vale non sono le statistiche ma quanto una squadra sia in grado di reggere effettivamente la pressione e crescere nel corso delle serie facendo leva sui propri punti di forza.

Squadre che si temono. Brescia e Dinamo non si sono mai scontrate in passato ai playoff (5 partecipazioni i lombardi, 10 i sassaresi che hanno anche vinto lo scudetto). I bresciani, nonostante una stagione da urlo con una striscia di vittorie impressionante e un roster estremamente competitivo, sanno di dover prendere con le pinze una formazione come la Dinamo, che si è dimostrata capace di battere chiunque. «È come ricominciare un nuovo campionato – ha detto coach Piero Bucchi – La squadra sta lavorando bene stiamo aggiustando le ultime cose ma c’è una buona atmosfera e siamo pronti. Ci troviamo di fronte una delle sorprese del campionato ma affrontiamo i playoff con tanta voglia di giocare e senza timori». Al suo fianco la preziosa presenza dell’unico ex della gara, l’assistent coach Giacomo Baioni, tornato questa stagione in biancoblù dopo due anni a Brescia.

Sassari è cresciuta. «Quello con Sassari sarà un impegno davvero difficile, considerato il talento diffuso nel roster – avverte la società lombarda – e il momento di grande fiducia vissuto dal quintetto sardo, che ha chiuso la stagione regolare con una striscia ancora aperta di quattro vittorie consecutive». All’andata a ottobre la Germani vinse 65-76 a Sassari, successo bresciano anche al ritorno per 97-86, con la coppia Della Valle-Mitrou-Long in grande evidenza in entrambe le occasioni (il primo temuto e ammirato rivale nella serie di finale vinta con Reggio Emilia nel 2015). Ma ora cambia tutto, Sassari è molto cresciuta e sa tutto degli avversari odierni. Il dubbio è quello su quale straniero verrà lasciato fuori da Brescia, che dopo l’arrivo di John Brown ne ha 7 (Moore è l’indiziato principale). Per il Banco non si esclude il ritorno di Chessa nei dodici dopo la lunga assenza per l’operazione al piede.

Atmosfera positiva. «Mi piace accettare le sfide – spiega Gerald Robinson, uno degli uomini chiave della squadra sassarese, play che di gare del genere ne ha collezionate e vinte tantissime – e se sono qui è perché Sassari è un club che ha storia, è un club che ha vinto tante volte. Sapevo che non stava vivendo un gran momento e per questo ho accettato la scommessa. E poi pensavo che fosse giusto non lasciare incompiuto il lavoro cominciato a Roma con coach Bucchi». Robinson ritiene che «in una serie non c’è mai una sola cosa giusta da fare, perchè 48 ore dopo può cambiare tutto. Dato che a loro piace giocare in velocità e si “accendono” in questo modo, la chiave potrebbe essere provare a rallentarli, portarli a pensare di più». Kaspar Treier è un po’ l’emblema di una Dinamo che ha voglia di divertirsi, consapevole delle proprie qualità e di qualche limite, con grande umiltà ma anche tanta ambizione: «Sono felice che una volta risolti i problemi fisici la squadra mi abbia dato una mano per crescere. Magari non sono il classico giocatore che fa leva sul talento, ma credo di poter essere utile alla causa e di poter fare la mia parte facendo la mia parte. Ci sarà bisogno di tutti».

L’arma della coralità. Stefano Gentile è l’uomo che non si arrende mai e nel corso della stagione è stato in grado di adattarsi a diverse situazioni tattiche risultando preziosissimo: «Le ultime vittorie ci hanno dato una gran fiducia – spiega il casertano – e dopo un periodo di flessione abbiamo prodotto buoni risultati sul campo. Insomma abbiamo proprio tutto per fare bene». Sul Brescia avverte: «Affrontiamo una squadra che per certi versi si è dimostrata all’altezza delle migliori. Loro hanno due giocatori chiave come Della Valle e Mitrou-Long, che segnano, gestiscono i possessi e creano vantaggi per i compagni. Anche noi però abbiamo i nostri punti di riferimento e potremo fare leva sulla coralità, può essere decisiva in una serie che secondo me – profetizza – sarà lunga». La Leonessa è avvisata.

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Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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