SASSARI. Alghero dà il benvenuto a Ita e l’arrivederci a Volotea: la sagoma azzurra dell’aereo con le insegne nazionali domenica mattina è comparsa nel panorama dello Riviera del Corallo. È finita (per ora) storia della compagnia spagnola con Alghero. Non era vero amore e lo si è capito quando Volotea, accettando di continuare a garantire la continuità territoriale in coabitazione con Ita (e senza compensazioni economiche) ha subito rinunciato allo scalo del nord ovest dell’isola, ritenendolo poco appetibile. In realtà nel mese di marzo Alghero è stato il secondo aeroporto sardo per numero di passeggeri (quasi 75mila) superando Olbia di circa 18mila. C’è da dire che per il Costa Smeralda il grosso del traffico deve ancora arrivare, ma Alghero mostra comunque segni di vitalità.

In questa situazione si avvia in Sardegna una nuova fase della continuità territoriale, con due compagnie a spartirsi le rotte su Cagliari e Olbia e con Ita che ha l’esclusiva su Alghero. Il tutto in attesa del nuovo bando della continuità che arriverà tra un anno esatto. Cagliari Ita ha mandato l’aereo intitolato a Gigi Riva;: un omaggio alla Sardegna.

Volotea e Ita garantiscono gli standard di collegamenti, prezzi e servizi previsti dal decreto del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. In estate le due compagnie hanno tutto l’interesse a volare da e per la Sardegna perché il costo delle rotte si paga ampiamente con i ricavi della vendita dei biglietti (quelli a prezzo calmierato per i residenti e quelli a prezzo libero per i non residenti), anche senza l’intervento finanziario (circa 40 milioni) da parte della Regione.

Le incognite potrebbero arrivare con le piogge d’autunno. E l’allarme arriva anche da segretario regionale della Filt Cgil, Arnaldo Boeddu «Questa volta entrambe le compagnie Ita e Volotea si sono spartite le rotte tramite accordo commerciale poiché tutte e due hanno deciso di effettuare le rotte rispettando gli oneri di servizio pubblico ma rinunciando ai contributi». Ma quando la folla di viaggiatori smetterà di guardare con interesse al mare e al sole della Sardegna e il riempimento dei voli non sarà garantito, cosa accadrà? «Alcune rotte, alcuni orari dei voli ed in alcuni giorni della settimana, soprattutto nel periodo invernale, non sono profittevoli e quindi, terminata la stagione estiva che di fatto è già iniziata, potrebbero nascere i primi problemi – sostiene Boeddu -. Non vorremmo assistere a cancellazioni di voli per una mancanza di un minimo di passeggeri che dovrebbero garantire alla compagnia il giusto introito per recuperare le spese». Il sindacato chiede di sapere a quanto ammontino le sanzioni da comminare alle compagnie qualora si verificassero questi problemi».

L’assessore regionale ai Trasporti, Giorgio Todde, è soddisfatto per l’inizio del nuovo regime di continuità e cerca di fugare i timori di possibili disservizi in bassa stagione: «Siamo assolutamente soddisfatti: Tutto è filato liscio, i voli sono stati puntuali e non c’è stato alcun problema. Cosa accadrà dopo l’estate? Non c’è alcun rischio di cancellazioni. Le compagnie devono rispettare quello che è previsto dal bando. In caso contrario possono essere applicate delle penali».

Dove invece non sono previste penali è sull’aumento dei prezzi per i non residenti: qui le regole le fa il mercato: «La continuità territoriale varata dall’attuale giunta regionale – sostiene ancora Boeddu – non ha previsto un tetto massimo di prezzo così come venne disposto dal governo regionale precedente. Con questo sistema, potrà verificarsi molto spesso il problema dell’ingiustificato aumento delle tariffe per coloro i quali non rientrano nel range delle tariffe agevolate».

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