SASSARI. Ogni volta è come la prima volta, anzi meglio. Anche se la Dinamo ha una lunga storia di scontri playoff, anche se quello con l’Olimpia Milano in programma oggi, sabato 28, con la gara1 di semifinale al Mediolanum Forum (palla a due alle 19) è ormai un clasico del basket dell’ultimo decennio. Il Banco si presenta col piglio di chi ha tutto da guadagnare, sa che se perdesse la serie con la corazzata di Armani nessuno potrebbe dire niente: qualche mese fa chiunque avrebbe messo la firma su una situazione così, con Sassari in semifinale a scapito di un Brescia nettamente favorito. E proprio la leggerezza mentale di chi è andato oltre le attese e ha scoperto quanto sia bello può essere l’arma in più.

Lo ha detto anche Meo Sacchetti, ex coach dei sassaresi, in un’intervista a Sportal: «In queste semifinali starei attento a Sassari, ha un entusiasmo importante». Lo ribadisce Piero Bucchi: «Bello esserci, giocare la semifinale. Sappiamo tutti che valore e che potenziale ha Milano, sarà una sfida difficile ma ci arriviamo con lo slancio e la fiducia delle tre vittorie con Brescia, questo ci può aiutare a fare meglio. Vogliamo dare il massimo, giocare delle buone partite, abbiamo voglia di fare bene». Non c’è certo bisogno di dannarsi per dare motivazioni: «È semplice trovarle per dei giocatori che giocano una semifinale, è bellissimo aver modo di confrontarsi con Milano».

Diversi gli ex in campo: Milano ha l’assistent coach Gianmarco Pozzecco, Piero Bucchi ha allenato l’Olimpia per 94 gare (vinte 55) dal 2008 fino al gennaio 2011; Giacomo Devecchi ha giocato nelle giovanili e in prima squadra con la canotta biancorossa fino all’estate del 2004; Stefano Gentile ha 9 presenze con l’Olimpia nel 2007/08.

I punti di forza dei lombardi, che hanno dominato i quarti con la Reggiana? Tutti, a partire dal roster lunghissimo e in grado di reggere il peso di incontri ravvicinati e intensissimi e un’esperienza unica, specie col ritrovato miglior Datome e il recupero di Melli. La difesa aggressiva e fisica e i mismatch nel reparto guardie cono gli altri punti a favore di Milano, ma Sassari può attingere a piene mano dalla sua capacità di fare squadra e giocare la carta Bilan, un tipo di centro che potrebbe spingere Messina a scegliere Tarczewski lasciando fuori un play (Grant?), così come sfruttare la diffusa capacità di colpire dall’arco e la crescita esponenziale generale. Aspetti che Milano teme molto, tenendo conto anche del conto in pareggio nelle sfide della post-season tra le due società. E allora riprovaci, Dinamo.

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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