Da giovedì la Sardegna ospiterà sui suoi sterrati il quinto appuntamento stagionale del campionato del mondo. Il Rally Italia Sardegna, giunto alla 19ª edizione, sarà importante per definire gli equilibri di questo mondiale 2022, il primo delle nuove vetture ibride. Un campionato sinora dominato da Rovanpera e dalla Toyota, che si sono aggiudicati tre delle quattro prove sinora disputate, nonostante le gare siano terminate con distacchi spesso minimi tra i contendenti come accaduto a Montecarlo, in Croazia ed in Portogallo. Rovanpera guida ora tra i piloti con 46 punti di vantaggio su Neuville e 68 su Katsuta, mentre la Toyota ha 59 lunghezze di vantaggio sulla Hyundai e 81 sulla Ford MSport.

Assente in Sardegna il dominatore degli ultimi anni Sébastien Ogier, che come Loeb in questo campionato si è impegnato solo in qualche gara spot. Alla luce dei risultati registrati sinora in questa stagione le Toyota partono leggermente favorite nell’appuntamento sugli sterrati della Sardegna, nonostante la Hyundai nell’isola dei Quattro mori si sia imposta in quattro delle ultime sei edizioni, due volte con Thierry Neuville e due con Dani Sordo. E visti i buoni risultati ottenuti dalla Ford in passato in Sardegna occhio anche a Breen al volante della Puma, con Loubet osservato speciale visto che il giovane còrso ha sempre fatto bene sugli sterrati della Gallura, del Monte Acuto e del Sassarese. Ma statene certi la Toyota ci terrà a fare il bis dopo aver infranto dodici mesi fa con Ogier, il tabù di non aver mai vinto in Sardegna, dopo la clamorosa sconfitta patita tre anni fa quando Tanak aveva perso proprio nella power stage una gara già vinta.

Cambio epocale. Quello andato in scena a gennaio a Montecarlo dove hanno esordito le nuove vetture Rally 1 ibride, è stato un cambio epocale, pari nel recente passato solo a quello del 1997, quando erano state introdotte le World Rally Car, con l’esordio della Subaru Impreza e della Ford Escort in versione Wrc.  Dal gennaio scorso, quindi, gli attori principali della serie iridata hanno a disposizione delle vetture totalmente nuove e diverse nel comportamento, le Rally 1 ibride. La Ford ha anche cambiato tipo e segmento di vettura, passando dalla Fiesta alla Puma, mentre Toyota e Hyundai hanno confermato i loro modelli, cioè la Yaris e la i20. Tantissimi i cambiamenti introdotti, e manca su queste nuove vetture il differenziale centrale elettronico, che le rende più simili alle vecchie Wrc 2011-2016. Sono poi più pesanti di circa 100 kg per via delle due batterie elettriche inserite in macchina alle spalle di pilota e copilota. Le Rally 1 hanno inoltre il cambio manuale, meno carico aerodinamico e una sospensione più corta che dà meno grip e anche l’impianto frenante e la campanatura delle ruote sono cambiati perché sono in pratica quelli delle R5.

La grande scommessa però sono le batterie elettriche e il loro utilizzo, ogni pilota infatti deve impiegarle nei trasferimenti in città da percorrere obbligatoriamente in modalità elettrica, e poi deve essere abile a guidare la sua Rally 1 cercando di caricare il più possibile in frenata proprio le batterie, per poi utilizzare un boost di potenza in fase di ripartenza. Allo start di ogni speciale si ha un maggior scarico di potenza dai 5 ai 7 secondi rispetto al passato grazie alla potenza elettrica scaricata dalle batterie, a cui si accompagna una maggior usura delle gomme dovuta anche al maggior peso delle vetture di circa 100 kg.

I protagonisti. Sono 60 gli equipaggi iscritti all’edizione 2022 del Rally Italia Sardegna, ci saranno tutti i principali equipaggi del mondiale con 11 vetture Rally 1 ibride affidate ai piloti ufficiali di Toyota (Rovanpera, Evans e Lappi), Hyundai (Neuville, Tanak e Sordo) e Ford MSport (Breen, Greensmith, Fourmaux e Loubet). Ci sarà poi una quarta Yaris Rally 1 affidata a Katsuta, mentre nel Wrc 2 sono 36 gli iscritti, tra cui spiccano il campione in carica Mikkelsen, Gryazin e Bulacia su Skoda Fabia Rally2 Evo. Ci saranno poi Suninen su Hyundai i20 Rally 2 e i francesi Camilli e Rossel su Citroen C3 Rally 2. Non mancherà i il leader del campionato Wrc 2 Master Mauro Miele che se la vedrà co

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