SASSARI. La Dinamo non fa il miracolo: Milano passa al palazzetto 69-87 e chiude sul 3-0 la semifinale playoff. Sotto gli occhi di Marco Spissu, in parterre, applauditissimo come l’ex Gianmarco Pozzecco, il Banco ci prova ma la sua partita dura di fatto un quarto e mezzo. In un clima incandescente, la Dinamo parte molto bene con Bendzius e Bilan (7-2, 16-8), Milano stringe i denti e il 19-17 della prima sirena è un grande affare per la squadra di Messina. Il Banco però smette di fare canestro e dall’altra parte si fa portare a spasso dai ribaltamenti milanesi, con Baldasso e Grant che piazzano il break: 18-25 al 12’. Sassari torna subito in partita, ma si fa condizionare molto dall’arbitraggio e dal 27-27 incassa un altro break di 8-0, precipitando sul 27-35. In questa fase comunque gli ospiti giocano meglio, difende duro e apre bene il campo, Gentile si becca un antisportivo abbastanza inverosimile e il divario si allarga, 34-47 con la terza bomba di Datome.

La Dinamo parte ancora bene dopo il riposo, fallisce il canestro del -5 e vede l’Olimpia scappare via di nuovo. Gli svarioni arbitrali si sprecano (antisportivo incredibile per Robinson, piede solare di Shields non visto), la squadra di Bucchi si disunisce e crolla a -15, 44-59 poco oltre metà periodo. La situazione si fa durissima. Melli fa +20 per Milano (46-66 a 2’33”) e alla terza sirena gli ospiti sono in pieno controllo, 53-71.

Nell’ultimo periodo c’è ancora il tempo per prendersi qualche arrabbiatura con gli arbitri e per ammirare la forza di un’Olimpia che chiude a +18, passa il turno con pieno merito e ora andrà a giocarsi la finale con la Virtus Bologna campione d’Italia. (a.si.)

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio

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