CARNATE. Dalla Sardegna alla Lombardia, passando per il Piemonte. I sardi dei circoli Fasi sono davvero infaticabili, sempre in fermento. Protagonisti oggi ad Alessandria della prima edizione della “Festa de su tusorzu”. La festa della tosatura delle pecore. «Era il mio sogno, organizzare quest’evento, ho ancora vivo il ricordo di quand’ero bambino nell’isola e andavo a sos tusorzos» spiega Sebastiano Tettei, di Burgos, dal 2015 presidente del Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” della cittadina piemontese. «Oggi – aggiunge – è un’occasione per riunire gli emigrati e far conoscere agli alessandrini la nostra cultura agropastorale, spiegheremo loro come ci prendiamo cura delle pecore nei mesi estivi e allo stesso tempo faremo vedere come avviene la trasformazione del latte in formaggio e suoi derivati» chiude Tettei mentre con gli altri soci attivisti del circolo preparano stand e palco, pronti ormai a ospitare anche la musica dei Durusia di Valentina Chirra e Luigi Ladu, mentre Alessandria andrà al voto per le elezioni comunali.

Intanto a Carnate, una trentina di chilometri da Milano, nella provincia di Monza e della Brianza, i sardi emigrati hanno appena chiuso la “Festa del tesseramento” a base di letteratura, musica, cibi e vini isolani. Dalla presentazione del romanzo “Sulle tracce di Almeida” (Isolapalma editore) del giornalista scrittore Ottavio Olita (che ha dialogato con il presidente della Pro loco della cittadina lombarda, Paolo Moreschi) al concerto del cantautore Beppe Dettori e dell’arpista Raoul Moretti, il passo è stato breve. Esplicativo il titolo dello spettacolo: “Musiche e colori dell’isola dei nuraghi”. Con un intermezzo, tra gli eventi, interamente dedicato a un pranzo sociale nel quale sono stati posti a confronto i sapori delle due Regioni: riso ai funghi, roast beaf, patate novelle al forno e dolce, per la Brianza; vino rosso di Sorgono e Vermentino di Berchidda, formaggio, salumi, e pane carasau per la Sardegna. Grande allegria e gioia di stare insieme hanno unito negli stessi tavoli, fianco a fianco, anche il parroco e i candidati a sindaco delle tre liste che oggi si affronteranno per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Carnate. «Siamo promotori di incontri di e aggregazione nei quali non si dobbiamo mai perdere di vista le nostre radici che, paradossalmente, con il passare degli anni si rafforzano sempre più» dice Gianni Casu, di Villanova Monteleone, instancabile presidente del Circolo “Raimondo Piras” di Carnate. Davanti ai suoi più stretti collaboratori, al suo vice presidente Giuseppe Ghisu, così come a tutti i soci del circolo culturale, sottolinea a più riprese che «non è solo integrazione, è molto di più: è coinvolgimento nella comunità per condividerne la socialità e per concorrere a migliorarla. I circoli che operano come quello di Carnate – chiude con orgoglio Gianni Casu – sono la rappresentazione più vera di quello che è lo spirito sardo nel voler incontrare gli altri, senza prevaricazioni o presunzioni, ma nel pieno rispetto reciproco».

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